22 Maggio 2017 L’occhio bionico realtà o fantascienza.
Serata interclub Lions Club Firenze Michelangelo e Lions Club Palazzo Vecchio.
Conferenza organizzata sul tema dell’impianto di retina artificiale che avrà luogo lunedì 22 maggio alle ore 19:30 a Villa Viviani.
Alla conferenza, che affronterà la nuova frontiera degli impianti artificiali per risolvere problematiche come la retinite pigmentosa, parlerà uno dei più autorevoli esperti mondiali in materia, il Prof. Stanislao Rizzo, Primario del Dipartimento di Oculistica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze, di recente insignito dell’onorificenza di Commendatore della Repubblica.
Con il raggiungimento del traguardo di ben 25 pazienti che da tutta Italia si sono recati in Toscana per ricevere un impianto di retina artificiale Argus II, in poco più di 4 anni, il Prof. Rizzo rappresenta un caso di eccellenza tutto italiano. È stato infatti il primo a credere nei progressi tecnologici espressi con l’impianto di retina artificiale “Ad oggi questa tecnologia risulta essere l’unica risposta efficace volta a migliorare la qualità della vita dei pazienti divenuti ciechi a causa delle degenerazione dello strato più esterno della retina” dichiara il Prof. Rizzo. In Italia si contano più di 20.000 persone che hanno perso la vista a causa di una malattia come la retinite pigmentosa. La protesi, impiantata nel corso di un intervento chirurgico, è un dispositivo di neurostimolazione in grado di bypassare le cellule fotorecettrici morte e stimolare le rimanenti cellule retiniche vitali. Grazie ad una piccola videocamera posta sugli occhiali in dotazione al paziente, Argus II cattura e converte le immagini in una serie di piccoli impulsi elettrici, che vengono trasmessi in modalità wireless ad una matrice di elettrodi impiantati sulla superficie della retina. Tali impulsi hanno lo scopo di stimolare le cellule rimanenti della retina, con conseguente creazione di motivi di luce che vengono trasmessi dal nervo ottico al cervello. Il paziente poi impara a interpretare questi stimoli visivi nel corso di un periodo di riabilitazione riguadagnando così delle capacità visive. Così facendo, sarà generalmente in grado di riacquistare un buon grado di autonomia in quanto potrà visualizzare eventuali ostacoli e muoversi senza timore sia negli ambienti chiusi che all’esterno.
Un’occasione unica per sensibilizzarsi ad un tema così affascinante nel quale viene divulgato un nuovo modo di affrontare e risolvere un problema difficile che riguarda una malattia rara e degenerativa.
Al termine della conferenza seguirà una cena conviviale.